Alcuni possono aver già sentito parlare di disturbi alimentari, mentre altri non hanno ben presente di che cosa si tratti. Essendo un argomento delicato e fenomeni in continua evoluzione, vale la pena soffermarsi un attimo per capire meglio di che cosa si tratta e quali sono nello specifico.
Che cosa sono i disturbi alimentari
Si parla di disturbo alimentare per indicare un rapporto scorretto con il cibo e l’alimentazione. Purtroppo, negli ultimi anni si segnala una crescita dei disturbi alimentari. Non è una novità, purtroppo, ma ciò che desta preoccupazione è l’abbassamento dell’età in cui si manifestano questi disturbi. Infatti, appaiono in ragazze e ragazzi sempre più giovani, addirittura preadolescenti. Cresce il dato anche tra i ragazzi e non solo le ragazze.
Quali sono i disturbi alimentari
Si parla in particolare di due disturbi che hanno anche fare con l’alimentazione, cioè anoressia e bulimia. Il primo, l’anoressia, porta a controllare in modo ossessivo la quantità di cibo introdotto al fine di ridurlo al minimo. Chi è anoressico ha un’immagine distorta di sé e del corpo. L’idea è quella che controllando cosa e quanto si mangia, si possa controllare il corpo e i suoi cambiamenti. Si arriva a una perdita di peso considerevole che comporta altri problemi di salute come l’amenorrea, cioè l’assenza del ciclo mestruale, carenze vitaminiche che sfociano in un sistema immunitario indebolito.
Chi è bulimico, invece, mangia ma poi si sente in colpa. Ha un regime alimentare molto sregolato: salta i pasti e poi fa grandi abbuffate, spesso di cibi poco salutari. Di seguito, può provocarsi e indursi il vomito per espellere quello che è stato mangiato.
In ambo i casi, il disagio psicologico si acuisce nel momento in cui il corpo cambia, cioè nel periodo dell’adolescenza e si passa dalla gioventù alla maggiore età. I cambiamenti possono fare molto paura e per affrontarli nel modo giusto può esser di aiuto rivolgersi a uno psicologo. Tramite la terapia comportamentale, con lo psicologo si può avviare un percorso che consente di avere un rapporto più sano con il cibo.
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